Un investitore dovrebbe essere consapevole che le cose potrebbero mettersi male, che ci saranno recessioni, mercati ribassisti, guerre, panici e pandemie.

Nonostante questo, dovrebbe rimanere ottimista perché si è sforzato di creare un piano finanziario e di adottare un approccio mentale tali da fargli attraversare anche i momenti più bui.

Non sto invitando all’indifferenza e alla passività, ma a rimanere concentrati su quello che si può effettivamente decidere, pianificare e controllare.

Perseveranza e orizzonte temporale è infatti quello che distingue gli investitori che hanno un piano da quelli che vanno allo sbaraglio, quelli consapevoli dei rischi e che li utilizzano per ottenere un rendimento, dagli investitori ansiosi che, illudendosi, cercano di proteggersi da tutti i possibili rischi.